Regesti dei Libri reformationum (1467-1503)

S848
Dodici officiali e altri consiglieri
Dodici, Camera futura, Girolamo Gaglioffi cum aliis quibusdam civibus
1501
10
29
LR IX, c. 87r.-v.
[01] «De mittendo oratorem ad christianissimam maiestatem et de creando sindicum ad prestandum homagium Neapolis»: uno degli oratori, Pierantonio Camillo, è tornato da Napoli riferendo che la corte non intende provvedere a nessuna delle cose aquilane se prima non si giura omaggio di fedeltà; si chiede il pagamento della pena per non averlo fatto immediatamente, all'arrivo dell'araldo o dell'esercito regio nel territorio aquilano, innalzando il vessillo regio; si fa presente che la città di Napoli ha pagato 100.000 ducati per la stessa ragione, ma a L'Aquila si richiede una pena minore; si paghi o si costringeranno a pagare coloro che erano «in magistratu» al tempo dell'arrivo dei francesi;
[01] 87r.
[01] si rinvia ad assemblea più numerosa; nel frattempo, prima che la città sia costretta ad ulteriore pena, si invii un oratore al re, al quale non bisogna dire che la città è incorsa nella pena; si faccia un mandato per prestare giuramento nella persona di Michele Zeccherio, uno degli oratori; si elegga un oratore da inviare in Francia il prima possibile; eletto Traiano Casella, che si farà accompagnare da un francese di Collemaggio come interprete e da un altro cavaliere; inoltre domenica si deve tenere un consiglio generale in cui si faccia mandato «sindicatus» per il giuramento nella persona di Michele; per entrambe le missioni i Signori trovino il denaro, soprattutto facendo bandi di vendita della bilancia e del lupanare
[01] 87v.
FRANCESI (SECONDO PERIODO)
sententie non verbalizzate