Regesti dei Libri reformationum (1467-1503)

S878
Dodici e altri consiglieri
Dodici et aliorum civium
1502
05
29
LR X, cc. 25v.-26v.
[00] «Relatio facta per notarium Pascalem Romam destinatum»: il sindaco Pasquale di Tione riferisce che le rappresaglie sono sospese e la causa procede, ma nel frattempo avrà mandato a chiedere favore contro gli «habentes pecudes suas», come gli è stato promesso; egli intende fare «summarie», tuttavia insiste nella difesa aquilana e ha costituito un procuratore per la difesa, messer Niccolò di Parma e suo figlio, che ha parlato molto con notar Pasquale e desidera avere una mula da questa provincia
[01] «Iterum super siclam»: è fatta la medesima propositio sulla zecca
[02] sull'invio di un oratore a Napoli per la spedizione dei privilegi e la chiarificazione dell'incorporazione di Antrodoco; ma prima bisogna ispezionare i privilegi da mandare; si decida se inviare Giovanni di Giuliano di Antonello
[03] «De petitione Gregorii depositarii»: Gregorio di notar Marino depositario chiede se può mandare a riscuotere un milite in suo nomine, con la stessa provvigione destinata agli altri commissari
prop 25v.
[01] si ponga un credenziere nella zecca e si battano monete per 500 ducati di sestini e non più; «et in recipiendo eos exequatur ordo propositus» [02] si invii Giovanni come oratore, ma non si faccia ppiù menzione dei capitoli e dei decreti riportati da Traiano; si facciano nuove istruzioni secondo il favore dei privilegi aquilani; del pagamento dei 4.000 ducati annui ottenga un decreto chiaro, altrimenti non concluda niente; se possibile, ottenga il pagamento in panni, altrimenti si faccia in denaro; per la redazione delle istruzioni si convochino alcuni dottori e notai [03] reformatio non verbalizzata
[01] 26v. [02] 26r.-v.
FRANCESI (SECONDO PERIODO)